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60 GHz, banda ultralarga senza stendere cavi

Scritto da Cambium Networks

Febbraio 21 2023

Nell’ultimo trimestre del 2022 il Governo ha finalmente liberalizzato le frequenze sui 60 GHz, nello specifico la banda ultralarga compresa fra i 57 ed i 71 GHz. Questo significa che è possibile utilizzare questa porzione dello spettro senza più bisogno di autorizzazioni.

Una liberalizzazione molto attesa che offre nuove opportunità sia agli operatori di connettività, sia ad imprese e privati che potranno finalmente montare apparati di telecomunicazione in grado di sfruttare queste frequenze. Parliamo di onde millimetriche, che consentono il trasferimento di dati a velocità multi-gigabit a distanze sino a 1,5 km.

I casi d’uso

Può sembrare strano l’interesse verso la connettività wireless quando il mercato sembra richiedere a gran voce la fibra ottica. Tuttavia ci sono svariate situazioni in cui questo tipo di tecnologia risulta la migliore soluzione e questo soprattutto a partire dai bassi costi di implementazione. Connettere, infatti, degli edifici con la fibra comporta la necessità di effettuare scavi per stendere i cavi. Questo incide sui tempi che possono essere anche molto lunghi se è necessario ottenere le dovute autorizzazioni da Comuni e Pubblica Amministrazione più in generale. Con la tecnologia a 60 GHz, invece, basta montare degli apparati nei punti chiave, come potrebbero essere i tralicci della luce. Questo riduce enormemente i tempi di installazione e i costi di implementazione.

I casi d’uso sono numerosi. Si va dalla possibilità di connettere edifici residenziali in aree non ancora coperte dalla fibra, alla connessione diretta fra due sedi aziendali poco distanti. Ma non solo: la tecnologia a 60 Ghz è molto apprezzata per coprire col segnale wireless i campus universitari. Inoltre avrà un ruolo chiave nell’emergente mercato delle smart city. Rappresenta infatti la soluzione ideale per fornire connettività Wi-Fi nelle aree densamente popolate, per esempio nei parchi o nelle città. È il caso di San José, in piena Silicon Valley. Qui l’amministrazione locale ha scelto le soluzioni di Cambium Networks per offrire connettività nelle aree centrali della cittadina. Le frequenze a 60 GHz hanno tra l’altro il vantaggio di richiedere molta meno energia rispetto a tecnologie alternative, 5G incluso, per trasferire la stessa quantità di informazioni.

60 GHz e reti distribuite

Le frequenze nello spettro dei 60 GHz sono facilmente disturbate da alberi ed edifici. Significa che per funzionare è necessario che non vi siano ostacoli fra i ripetitori. Questo potrebbe creare problemi nelle aree urbane un po’ come avviene nel caso dei Wi-Fi casalinghi. Per “aggirare l’ostacolo”, è proprio il caso di dirlo, è possibile realizzare reti distribuite di tipo Mesh. È così possibile disporre gli apparati in vari punti strategici del territorio. Si eviteranno in tal modo gli sbarramenti naturali, garantendo che il segnale raggiunga tutte le aree da coprire.

Pianificare la rete con gli strumenti di Cambium Networks

Considerate le peculiarità delle reti a 60 GHz è evidente come sia assolutamente necessario pianificare con attenzione la posizione degli apparati. L’obiettivo è ottenere una copertura completa ed elevate prestazioni. A tal proposito, Cambium Networks offre ai suoi clienti uno strumento gratuito di pianificazione, LINKPlanner, che permette di configurare al meglio sia gli apparati PTP, sia quelli PMP. Questo strumento è in grado di validare i progetti ancora prima della loro implementazione, facendo risparmiare tempo e riducendo la probabilità di errore.

LINKPlanner si integra con il servizio di mappatura di Google Earth e consente di definire tutti i potenziali ostacoli del segnale. Inoltre permette di realizzare scenari del tipo “what if”, così da simulare rapidamente l’impatto sulle prestazioni delle variazioni della potenza del dispositivo di trasmissione e dalla sua posizione. Una volta progettata l’infrastruttura, LinkPlanner è in grado di esportare la lista dei dispositivi inclusi nella simulazione al fine di accelerare le operazioni di approvvigionamento.

Uno strumento per la pianificazione ancora più efficace è cnHeat RF Planning, che permette di integrare anche i dati GIS. Inoltre è in grado di indicare la percentuale di edifici coperti dal segnale LOS (Line of Sight) e NLOS (Non Line of Sight), con indicazioni precise sulla sua qualità e sulla tipologia di installazioni supportate. Per funzionare al meglio, questo strumento necessita di mappe GIS ad elevata qualità, con una risoluzione di un metro.

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